Una delle più accreditate versioni sulla nascita della Carbonara vedrebbe i soldati Alleati che, impegnati durante la Seconda guerra mondiale sulla linea Reinhard, tra Lazio, Molise e Campania, ebbero l’opportunità di assaggiare e affezionarsi alla tipica pasta “Cacio e ova” abbruzzese. Fu poi naturale per loro aggiungere il guanciale, tipico della zona.
Si ma non era romana?
Secondo questa versione i romani si appropriarono della ricetta, aggiungendo quel poco che bastava per farla loro, tanto che nessuno oggi potrebbe metterne in dubbio la provenienza.
A sostegno di questa teoria c’è la certezza storica che, quando nel 1930 Ada Boni fece una sorta di censimento delle ricette della tradizione culinaria romana, con il volume “Il Talismano della Felicità”, di questa preparazione non c’era nessuna traccia.

La vera storia della tanto amata Carbonara
Il nome “Carbonara” sembra far riferimento alla tradizione: si racconta, infatti, che venne chiamata carbonara pensando ai boscaioli che lavoravano sugli Appennini raccogliendo la legna per farne carbone.
La proposta di Officina di Mare
Ci sono molti modi di re-interpretare la carbonara, Officina di Mare ve la propone in versione marinara, con tonno crudo, crema di cozze e pane tostato!
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